Boso v. Italy

In 1984, a married Italian woman decided to have an abortion despite her husband’s, the applicant, opposition. The applicant initiated a suit against his wife claiming that the termination deprived him of his right to be a potential father and the unborn child of its right to life. He also challenged the constitutionality of Italian legislation which provided that women could unilaterally decide whether to have an abortion. The Constitutional Court dismissed the complaint on the grounds that the decision to grant the mother full responsibility on the abortion was logical given the effects of pregnancy, both physical and mental, on pregnant women. The applicant’s appeal to the Venice District Court alleging violations of the Italian Constitution and of the European Convention on Human Rights was also dismissed. The applicant’s appeal to the Court of Cassation, again on constitutional and convention grounds, was similarly dismissed. Finally, the applicant brought the case before the European Court of Human Rights. The Court dismissed the complaint, which alleged that the termination of a pregnancy by the applicant’s wife violated the right to life under the Convention and also his rights under Articles 8 and 12 of the Convention, as “manifestly unfounded.”

Nel 1984, la Sig.ra Boso, una cittadina italiana sposata, decideva di abortire nonostante l’opposizione del marito. Il Sig. Boso iniziava un procedimento contro la moglie ritenendo che l’aborto lo avesse privato del diritto a diventare padre e avesse privato il nascituro del diritto alla vita. Il Sig. Boso contestava inoltre la costituzionalità della legge italiana che prevedeva che la donna potesse unilateralmente decidere se abortire. La Corte Costituzionale rigettava il ricorso in quanto riteneva che dare alla madre piena responsabilità sulla possibilità di abortire era logico in quanto è sulla donna incinta che ricadono gli effetti della gravidanza, sia fisici che mentali. L’impugnazione del Sig. Boso di fronte al Tribunale distrettuale di Venezia, nella quale veniva contestata la violazione della Costituzione italiana e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, veniva rigettata. Anche l’impugnazione di fronte alla Corte di Cassazione, di nuovo basta su violazioni della Costituzione e della Convenzione, veniva respinta. Infine, il Sig. Boso adiva la Corte Europea dei diritti dell’uomo. Quest’ultima rigettava il ricorso nel quale si contestava il fatto che l’aborto da parte della moglie del ricorrente violava il diritto alla vita e i diritti di cui agli articoli 2, 8 e 12 della Convenzione.

Year 

2002

Institution 

European Court of Human Rights

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ID 

1118